Villa immersa nel verde del paesaggio di Marittima

Qui il tempo scorre lento, come se volesse dare spazio ai pensieri lontani, alle emozioni che si muovono nel profondo della terra, ai ricordi che congegnano l’orditura di un fascino meridiano.

Nella quiete di questo luogo così vissuto, il vento accarezza dolcemente le fronde degli alberi e si sente il respiro della natura, l’intreccio innamorato tra il richiamo del mare e la bellezza dei luoghi, uno spiraglio di vera pace nella fretta di tutti i giorni. Questa volta facciamo tappa a Marittima, alle spalle del Convento di Santa Maria di Costantinopoli, in una villa dal carattere riservato quanto generoso, immersa in quattro ettari di terreno, in una varietà che oscilla tra uliveto e parte boschiva. Un particolare raccoglimento si respira già lungo il viale d’ingresso, un rettilineo di pace che spinge in profondità sino a fiorire in un campo aperto, dove ogni dettaglio sembra orbitare intorno alla casa che occupa la posizione centrale.

Bellissimo il porticato, che libera una coppia di archi a tutto sesto sul vasto giardino frontale: un preludio fortunato al percorso domestico che beneficia a piene mani dello spazio verde circostante. Una sala d’ingresso con camino angolare segna l’inizio del percorso domestico, generoso di luce naturale e di spirito conviviale, con una chiarezza distributiva che amplifica la sensazione di armonia. Regala un senso di famiglia la sala da pranzo con cucina economica sul muro di fondo, illuminata alla perfezione dalla finestra che si apre sul giardino in una combinazione di colori ed elementi che rendono questo ambiente piacevole da vivere e condividere. Un disimpegno centrale segna il passaggio dalla zona giorno alla zona notte, con un’apertura a ventaglio che distribuisce intorno al fulcro mediano tre camere da letto matrimoniali e due bagni.

Dalla cucina si raggiunge il piano seminterrato, composto da un’unica grande sala con camino e un bagno di servizio, mentre un ingresso indipendente sul versante levantino introduce a un ulteriore ambiente oggi accatastato come deposito, ma potenzialmente convertibile in spazio abitativo grazie alle proporzioni e alla luminosità. All’esterno, la natura si fa protagonista: un trionfo di alberi e piante mediterranee, tra ulivi antichi e una parte boschiva che regala frescura e profumi di resine e di mare. Proprio lungo il margine del bosco, una costruzione di due ambienti intervallati da un porticato racconta un passato agricolo – un tempo foraggera e stalla – ma oggi pronta a diventare un’estensione vitale della casa principale, in un dialogo continuo tra funzionalità e paesaggio. In questo luogo fatto di ascolto e bellezza selvaggia, rimane nitida la percezione di oscillare tra il richiamo del mare e la pazienza millenaria della terra, tra il fervore della luce e il silenzio delle radici.

È come se ogni cosa, qui, trovasse il proprio ritmo naturale: le giornate si distendono, i pensieri si chiariscono, e la vita torna a respirare con lentezza. Forse la vera bellezza non è altro che questo — un equilibrio fragile e perfetto tra l’uomo e il tempo, tra la memoria e il desiderio, tra ciò che passa e ciò che resta. E in questa villa, immersa nel verde di Marittima, quel miracolo quotidiano sembra ancora possibile.

[IL CONTESTO] Marittima, piccolo abbraccio di pietra e vento, s’adagia tra gli ulivi come un pensiero antico. Le case, bianche di sole, respirano il mare che s’intravede dalle terrazze e i muretti a secco, mentre l’aria profuma di timo e di memoria. È uno dei borghi più apprezzati del basso Salento, come testimoniano i tanti stranieri che vi hanno messo radice, restituendo nuova vita e bellezza alle dimore del centro storico. Situata sulla costa adriatica, Marittima custodisce una storia antichissima, intrecciata a quella di Otranto e all’invasione turca del 1480. A soli 2 km dall’incantevole insenatura dell’Acquaviva, a pochi minuti da Castro, dalla Marina di Andrano e dalla Grotta Verde, questo luogo sospeso tra mare e silenzio sembra ancora sussurrare i segreti del tempo, dorati al tramonto come un respiro eterno del Sud.