Splendida villa al mare con vista panoramica ad un passo dalla Torre del Sasso di Tricase

Slacciarsi dalle ragioni della fretta, per affidarsi all’istinto di una gioia antica. Ritrovarsi negli occhi grandi di un miracolo della natura, per lasciarsi guarire l’anima dalle scogliere, che hanno ereditato la saggezza e la pazienza dei secoli. In questa sete dei luoghi autentici risiede il carattere più affascinante della villa sul mare, che incontriamo lungo il tratto di costa che oscilla tra Tricase porto e Marina di Andrano, sotto lo sguardo lungimirante e fiero della Torre del Sasso.

Un particolare raccoglimento si respira già lungo il viale che introduce alla dimora, con un canneto sulla sinistra a raccogliere con eleganza il respiro del vento, mentre si compone sotto i nostri occhi il miracolo di un movimento di pietra dal sicuro impatto scenico. Alla strada maestra, che si inerpica sinuosa sul versante levantino, si accompagna un suggestivo percorso pedonale fatto di gradini e di terrazze incantate, dove verrà naturale fermarsi per convincersi che è reale quello che alla vista appare come un miraggio, innescato dal più recondito dei desideri. Chiome colorate di oleandri affondano il tempo e lo spazio in una dimensione segreta e magica, ed è ancor più emozionante scorgere tra le foglie la vita giovane di frutti antichi, l’ostinato rinnovarsi delle stagioni.

Un ampio piazzale, oltre il primo tornante, delinea uno spazio sospeso dove poter dismettere comodamente ogni mezzo meccanico e il senso stesso della fretta, all’ombra di un pergolato naturale che sembra uscito dai pennelli di Scedrin, mentre due scalinate, in equilibrio simmetrico, ascendono e si flettono con l’eleganza sinuosa di un abbraccio, intorno ai fianchi rocciosi della proprietà. Un patio si libera al vertice di questa ascesa e sembra giocare sul filo d’orizzonte, che separa il mare dal cielo, curvando in semicerchio con la stessa enfasi di una giostra, che ci avvicina al punto più lontano per poi tornare indietro e non c’è dubbio che a potenziare il senso delle dimensioni sia proprio l’assonanza cromatica con la roccia affiorante tutta intorno. Al centro della scena, la dimora appare come una dama bianca perfettamente integrata nell’ambiente circostante, con linee nitide e volumi distesi che enfatizzano la vista del mare. A dir poco meravigliosa l’eleganza gotica delle arcate del porticato, perché quello spazio così semplice e immediato regala un gioco di prospettive dal grandissimo fascino, avamposto di bellezza dove poter godere del piacere della conversazione e della convivialità più accesa.

L’ambiente domestico, al piano terra, ha la consistenza versatile e luminosa di un living dalla metratura generosa, con ampie vetrate che proiettano sul patio antistante, garantendo la vista del cielo e del mare, attraverso gli occhi grandi del porticato. Al centro della sala, sul versante levantino, si apprezza la suggestione romantica di un angolo bar di altri tempi, posto in risalto da un arco che sembra porsi in continuità ideale con le movenze arcuate del prospetto esterno. Un camino in posizione angolare, di ispirazione anglosassone, accompagna la nudità irreversibile della roccia affiorante, e se mai aveste dei dubbi sulla grande utilità di una cucina oversize, il consiglio è di muovere i passi in direzione della stanza accanto e di immaginare che cosa ne sarebbe di questo spazio inondato di luce, una volta che vi si ponesse a dimora una cucina stile Miele, con isola centrale e dotazione completa, con il plus di godere della vista mare. Una scala, di gentile inclinazione, permette di raggiungere agevolmente il piano superiore, con un salto di livello preludiato da un disimpegno di comprovata intelligenza spaziale, perché non solo distribuisce alla perfezione le due stanze da letto, con l’intervallo di un bagno, ma aggiunge anche profondità di campo e tanta luce, grazie alla vetrata che apre sull’immensa terrazza vista mare.

Tutto intorno uno scenario da sogno, con oltre 5000 mq di macchia mediterranea, distribuiti a terrazzamento, uno spettacolo della natura in costante divenire, dove raccogliere l’eredità cromatica delle stagioni, mentre resta come sospesa la bellezza della nuda pietra che dialoga con la terra ed il cielo. Ecco allora delinearsi il sentimento ellenico di questa dimora, che si apre alla luce del giorno per smarrire il senso del tempo. Quello che resta di più incredibile è il sentimento diffuso di una pace arcaica e levigata, la certezza intrigante di essere sul petto di un cielo immortale, nel respiro fresco che viene dai colori del mare, su un palmo di pietra che elargisce pensieri all’orizzonte e alle bianche montagne di Albania.